N. 95 – Una nuova Valchiria

 

Una enorme villa decadente, solitaria, circondata dalla nebbia e dalla palude. Alcune persone vi stanno entrando, accolte dal maggiordomo, calvo e con una cicatrice al posto dell’occhio destro. Quando è il turno di un distinto signore in giacca e cravatta, seguito da un uomo di colore, il maggiordomo si rivolge al primo con un sorriso beffardo:

-Vi siete portato dietro anche lo schiavetto personale, vedo.

Immediatamente conclusa la frase il suo sguardo passa all’uomo di colore, che però non mostra alcuna reazione.

-Ovviamente scherzavo. Senza rancore.

L’uomo di colore rimane in silenzio.

-Mi scusi, signore, ma il suo amico è forse sordo?

-Con chi non merita di essere ascoltato, sì.

I due entrano mentre ricevono un’occhiataccia dal maggiordomo.

In realtà il distinto signore non è in giacca e cravatta. Il suo abbigliamento è quello tipico del Dottor Strange. E pure l’altro uomo che è con lui non è vestito normalmente come potrebbe sembrare. In realtà indossa l’uniforme di Blue Marvel.

-Per ora sembra che il tuo incantesimo regga.- dice quest’ultimo.

-Come era lecito aspettarsi. Ma è meglio comunque non distrarsi.

Il Mago Supremo della Terra e uno degli esseri umani più potenti al mondo entrano in un salone. All’esterno dell’abitazione, poco lontano dalle mura, si nasconde invece Masked Raider, colui che indossa la Maschera dell’Eternità, il manufatto che lo rende potente al pari di chiunque debba affrontare.

 

Greenwich Village, appartamento del milionario Kyle Richmond, cioè il super eroe Nottolone. A costui si presenta Griffin Gogol, cioè Capitan Ultra, anch’egli uno degli esseri umani più potenti al mondo, anche se a conoscerlo non si direbbe.

-A cosa devo questa tua visita?

-Ho deciso di accettare la tua proposta.

-Quale proposta?

-Quella di unirmi ai tuoi Difensori.

-Io non ti ho mai proposto niente del genere.

-Probabilmente non lo ricordi.

-Ricordo benissimo.

-Ho giocato d’anticipo. Data la nostra amicizia, so che prima o poi me lo avresti proposto.

-Noi non siamo amici.

-Per quanto tempo ancora volete andare avanti così?- chiede l’appena arrivata Patricia Walker, cioè la super eroina Hellcat, nonché fidanzata di Kyle -Mi sembra di assistere a una scena già vista altre volte.

(Si riferisce sicuramente a una scena avvenuta tempo fa su Campioni MIT #30.)

-Non so perché Kyle si diverta a far finta di trattarmi male, quando sappiamo tutti benissimo che in realtà mi trova simpatico e anzi mi spingo a dire che mi vuole addirittura bene.

Richmond non riesce a trattenere una risata sommessa.

-Visto? Quando ci sono io è contento e si diverte.

-Dai, Kyle, non possiamo negare che durante la nostra avventura insieme nei Campioni di Chicago si sia comportato bene.

(Patsy si riferisce nuovamente a ciò che è accaduto su Campioni MIT #30 e pure sui due numeri successivi.)

-Quindi suggerisci di portarlo con noi?

-Portarmi con voi dove?

-A conoscere la nuova Valchiria.

-La nuova cosa?

-La nuova chi, semmai.

 

La giovane Samantha Parrington sta camminando per le strade del Greenwich Village quando, all’apparenza senza nessun particolare motivo, sente che deve recarsi in un vicolo lì vicino. Mano a mano che procede non fa caso al fatto che attorno a lei le persone continuano a diminuire, fino a scomparire del tutto quando giunge nel vicolo. Appoggiata a un muro vi è una spada. La ragazza trova tutto ciò piuttosto ridicolo ma non può fare a meno di afferrarla. Così, di colpo, si trova trasformata in una valchiria (e precisamente in una valchiria che fisicamente e nel costume assomiglia moltissimo a Brunhilde).

 

Queens, New York City.

Sua moglie Carol si trova sulla luna, impegnata con lo S.W.O.R.D., così è Dane Whitman, cioè il Cavaliere Nero, a occuparsi delle loro due figlie. Osserva Jane e Jade mentre dormono beatamente e comprende che è con loro che vuole stare il maggior tempo possibile. Considera Kyle Richmond un amico e solo a causa della loro amicizia ultimamente ha accettato di far parte sporadicamente dei Difensori. Però apprezza sempre meno l’usare la Spada d’Ebano e praticamente è già impegnato con lo S.W.O.R.D. e con i Vendicatori. Gli spiace ma ha deciso che non si lascerà più coinvolgere dall’amico. E comunque, pensa, Kyle non avrà problemi a trovare prima o poi altri super eroi disposti a seguirlo nella sua fissazione per i Difensori. Magari li avrà, come li ha sempre avuti, nel cercare di non far sciogliere entro breve tempo la squadra che è riuscito a radunare. Mentre si immagina l’amico lamentarsi per l’ennesima volta della precarietà dell’esistenza del non gruppo da lui tanto amato, non può fare a meno di sorridere.

 

Trasformata nella Valchiria, Samantha ricorda. In passato si è già trovata in quei panni, per un solo giorno, quando affrontò Hulk. Non che precedentemente questo ricordo fosse del tutto assente dalla sua mente, ma più che un evento reale le era sempre sembrato una sorta di sogno. Forse perché quella volta c’era stato qualcuno, sicuramente il responsabile della sua trasformazione, che ne comandava le azioni. Stavolta però è diverso. Stavolta si rende conto che è lei a poter decidere cosa fare, anche se l’essere una valchiria condiziona un po’ il suo pensiero. In particolar modo si sente molto più spavalda. Non può fare a meno di chiedersi perché sta accadendo tutto ciò e se dietro ci sia la stessa persona dell’altra volta. Poi la sua preoccupazione si rivolge all’immediato. Cosa fare adesso? Ripone la spada nel fodero e di colpo lei torna a essere Samantha Parrington. Si ritrova negli stessi vestiti che portava prima della trasformazione e si accorge che la spada nel fodero è sempre presente, anche se entrambi gli oggetti sono diventati invisibili. Per il momento non trova niente di meglio da fare che tornarsene a casa propria e parlare di ciò che è accaduto ai propri genitori, i facoltosi ed eccentrici filantropi Reginald e Malicia Parrington.

 

La riunione è cominciata e dal palco un uomo in pigiama azzurro pronuncia sagge parole:

-Per troppo tempo siamo rimasti inerti, condannati a sottostare a persone che non meritano la nostra approvazione.

Il pubblico esulta. Anche Strange e Brashear fanno come gli altri per non destare sospetti.

-Ma finalmente sono riuscito a ottenere ciò che volevo raggiungere. Insieme, noi, guideremo tutti gli altri verso una nuova rinascita, un’epoca d’oro…

Il discorso viene interrotto da colui che dice di essere il giardiniere. Il corpo che trascina è quello di Masked Raider ma senza la maschera e il cappello. Si tratta di un ragazzo dai corti capelli biondi.

-Signore, guardi un po’ cosa ho trovato qua fuori. Stava osservando con interesse la villa. Probabilmente è un ladro oppure una spia.

-E sicuramente non è solo.

-Io… io passavo di qui per caso.- riesce a dire a stento il ragazzo, ancora cosciente ma evidentemente sofferente.

-Vedremo subito se dici la verità. Scott, tagliagli la gola.

Quando Adam Brashear capisce che il giardiniere è veramente intenzionato ad eseguire l’ordine impartitogli, decide di muoversi. Non è un problema raggiungere in un secondo l’amico e scaraventare lontano il giardiniere. Il problema è che oramai a quel punto la copertura è saltata e il Dottor Strange e Blue Marvel si rivelano agli altri.

-Mi spiace, Adam.- dice il ragazzo -Mi sono fatto cogliere di sorpresa.

-Non ti preoccupare, adesso ci pensiamo io e Strange. Sai per caso dov’è la Maschera dell’Eternità?

-Il giardiniere l’ha gettata via quand’eravamo ancora fuori.

-In ogni caso a loro non servirebbe. Ci farebbe comodo recuperarla, comunque.

Ed è quello che vorrebbe fare nell’immediato. Peccato rimanga bloccato a causa del terrore che prova vedendo l’uomo in pigiama trasformarsi in una enorme creatura demoniaca di color grigio.

-Maledetti super esseri nei vostri ridicoli costumi, adesso assaggerete il potere di Graly’Em!- afferma la creatura con convinzione.

-E’ molto peggio di quello che sospettavo.- nota preoccupato il Dottor Strange, che si è anche un po’ indispettito a causa del giudizio negativo ricevuto dal suo costume.

 

E’ quasi naturale, per un’altruista come Samantha, decidere di usare il suo nuovo potere a fin di bene. A distanza di circa un mese dal ritrovamento della spada, e mentre sta sistemando un paio di criminali, si imbatte in Hellcat e Nottolone, che inizialmente la scambiano per Brunhilde. Dopo la reciproca presentazione, Richmond non perde tempo nel proporle di entrare nei Difensori. La ragazza è propensa ad accettare ma, per evitare problemi in futuro, chiede ai due di poterli presentare ai propri genitori.

-Va bene. Non credo ci sia niente di male.- commenta tranquillamente Hellcat, totalmente ignara di ciò che l’aspetta.

Nottolone, che invece ha ben presente chi siano i Parrington, è molto meno tranquillo.

Ed è così che, qualche giorno dopo, Nottolone, Hellcat e Capitan Ultra si recano nella dimora dei Parrington, posta ai piani più alti di un grattacielo a Manhattan.

 

Il Dottor Strange si ritrova da solo a combattere contro Graly’Em. Il nemico è potente ma per niente imbattibile. In realtà il Mago Supremo, grazie alla sua potente magia, potrebbe sconfiggerlo in circa cinque minuti.

-Quattro, per la precisione.- corregge Strange.

Il fatto è che il mago sa che ciò comporterebbe la morte degli altri presenti, che però rischiano di morire ugualmente. Infatti se ne stanno fermi, inermi, un po’ perché terrorizzati come Blue Marvel dalla vista della creatura demoniaca, ma anche perché sentono le loro forze scivolar loro via.

-Cosa ci sta accadendo?

Graly’Em ride crudelmente.

-Avete firmato il patto con me, ricordate? State donando la vostra vita per rendermi più potente!

A quel punto comprendono di essere stati ingannati. Il loro leader ha stretto un patto con un essere demoniaco prestandogli il proprio corpo, ma soprattutto consegnandogli la vita di tutti loro, il tutto (ovviamente) a loro insaputa.

-Adesso che avete compreso come stanno le cose, posso provare a salvarvi la vita.- dichiara Strange.

Getta quindi un incantesimo non sul nemico ma su Blue Marvel. Per qualche istante egli non vede più la creatura demoniaca ma l’uomo in pigiama che era prima al suo posto. Solo per qualche istante Blue Marvel riesce a vincere la propria paura. Qualche istante che però gli basta per volare verso Graly’Em e colpirlo con un pugno. La creatura demoniaca si accascia a terra priva di sensi. Il Dottor Strange adesso ha tutto il tempo e la calma necessari per formulare un lungo incantesimo che scacci la creatura e annulli il patto che inconsapevolmente gli uomini presenti avevano stretto con ella.

 

Dimora dei Parrington. Nottolone, Hellcat e Capitan Ultra vengono condotti dal maggiordomo Springthorpe in salotto, dove trovano Samantha e i suoi genitori. Concluse le presentazioni, Springthorpe porta tè e pasticcini. Nottolone ed Hellcat rifiutano gentilmente i pasticcini e si limitano a sorseggiare i loro tè. Capitan Ultra invece comincia a ingurgitare e continua a farlo durante tutta la chiacchierata.

Reginald: -Devo confessare che sono felice di sapere che Sam si è fatta dei nuovi amici praticando questa sua nuova passione.

Malicia: -Così magari potete convincerla del fatto che non è degno di una ragazza del suo stato sociale andarsene in giro conciata in quel modo. Che vada pure a combattere malviventi ma che lo faccia con abiti firmati e che coprano maggiormente il suo corpo.

Samantha: -Ti ripeto che non sono io che ho scelto quel costume. Compare da sé appena mi trasformo.

Malicia: -E io insisto nel dirti che se provi a cambiare spada forse cambierà anche il tuo abbigliamento quando ti trasformi.

Samantha: -Ma non posso cambiare spada! E’ solo con questa che…

Malicia: -Come fai a dirlo se non provi? Magari non troverai subito la spada giusta, ma non bisogna desistere davanti ai primi insuccessi. Ma tanto lo so che lo fai apposta solo per contrariarmi.

Samantha si siede sul divano e si mette la testa tra le mani, demoralizzata.

Hellcat: -Tempo fa avevamo in formazione un’altra valchiria e posso garantirle che era vestita allo stesso identico modo. Le Valchirie sono tutte così.

Malicia: -Sarà anche come dice, ma intanto vedo che lei indossa un costume che ricopre interamente il suo corpo. Anche se devo dire che è un po’ troppo attillato.- e nel dire così fissa insistentemente prima il seno e poi il sedere di Patsy. -Non si sente un po’ in imbarazzo a mostrare in cotale modo le sue grazie?

Hellcat si allontana momentaneamente per evitare di risponderle maleducatamente.

Reginald: -Ah, è sottointeso che adesso che Sam fa parte del gruppo, saremo noi a finanziarlo.

Nottolone: -La ringrazio ma abbiamo già un’altra persona ben felice di finanziarci.

Reginald: -Non accetto un rifiuto. I Parrington sono sempre ben felici di finanziare cause benefiche.

Nottolone: -Se proprio insiste…

Reginald: -Inoltre, anche se abbiamo avuto pochi giorni a disposizione, abbiamo fatto approntare nella vecchia stanza dei giochi della piccola Sam un quartier generale per il gruppo.

Nottolone: -Ehm… Ne abbiamo già uno funzionante, nel Greenwich Village.

Malicia: -In quel quartiere pullulante di individui strani? Non posso permettere che mia figlia frequenti quotidianamente quei posti e quella gente. Chissà cosa potrebbero inculcargli nella mente.

Nottolone: -Il Greenwich Village non è poi così strano come viene descritto.

Malicia: -Ma se è proprio in quel luogo che Sam ha trovato quella strana spada!

Nottolone si volta in cerca di aiuto prima verso Hellcat, che lo ignora, poi verso Capitan Ultra, che continua a mangiare senza proferire parola.

Reginald: -Adesso che abbiamo deciso di comune accordo la situazione del gruppo, penso che vorrete vedere questo quartier generale.

Così il gruppo si sposta in un’altra stanza. I Difensori rimangono sinceramente sorpresi nel vedere ciò che li circonda.

Reginald: -Come dicevo, il tempo a disposizione è stato veramente poco, ma siamo comunque riusciti a far rinforzare pareti, pavimento e soffitto con l’adamantio. Lo stesso materiale di cui è fatto il tavolo e le sedie per le vostre riunioni. In più abbiamo fatto costruire questo mega computer che in ogni momento può informarvi di cosa sta accadendo in città e nel mondo e che può rispondere a quasi qualsiasi vostra domanda. Siamo riusciti a farlo entrare pure nella banca dati dello S.H.I.E.L.D., anche se verosimilmente non potrà avere accesso alle loro informazioni segrete più importanti.

Nottolone: -Siete in grado di connettervi al database dello S.H.I.E.L.D.?

Reginald: -Siamo o non siamo i Parrington?

Nottolone: -Un lavoro simile e in così breve tempo vi sarà costato una bella cifra.

Malicia: -Non ci poniamo limiti pur di accontentare le passioni di nostra figlia, anche se a volte lei non sembra apprezzare adeguatamente i nostri sforzi.

Hellcat: -Kyle, io quella la strozzo…

Reginald: -Volete vedere come funziona il mega computer? Mister Hopper, si attivi!

Samantha: -Mister Hopper? Non intenderai dire per caso proprio quel Mister Hopper!

Il mega schermo del mega computer si accende e compare la figura gigante di un coniglietto rosa di pezza.

Bunnyhopper: -Benvenuti! Sono entusiasta di essere al servizio di un gruppo famoso come quello dei Difensori!

Nottolone: -Ma ci vuole prendere in giro?

Reginald: -Abbiamo chiesto che si comportasse in modo da infondere ottimismo e fiducia nelle persone che lo ascoltano. Per questo motivo ogni tanto forse lo sentirete parlare un po’ sopra le righe.

Nottolone: -Ah, ecco. Ma perché avete scelto un coniglietto rosa come avatar?

Samantha: -Da piccola giocavo con un pupazzo simile.

Malicia: -Era anche il suo amico immaginario. Gli aveva pure dato un nome, Mister Hopper, appunto.

Samantha: -Mamma, non importava specificare fino a questo punto!

Hellcat: -Kyle, secondo te lo fanno apposta o veramente non si rendono conto che la loro figlia non è più una ragazzina?

Nottolone: -Ho sentito dire che per certi genitori i figli non diventano mai grandi veramente…

Reginald: -Allora, cosa ne pensate? Cosa avete da dire dopo aver visto tutto ciò?

Capitan Ultra: -Ne avete altri di questi pasticcini? Sono veramente deliziosi.

 

Un po’ alla volta gli invitati se ne vanno, lasciando solo l’uomo in pigiama, ancora svenuto. Masked Raider ha recuperato la propria maschera.

-Scusatemi, sono stato un fallimento.- dice rivolgendosi al Dottor Strange e a Blue Marvel -Ero abituato ad accorgermi dell’arrivo di un nemico perché sentivo la mia forza aumentare, ma il giardiniere è un uomo normale e quindi…

-L’importante è che sia finita ugualmente bene. Non crucciarti troppo.- cerca di consolarlo Brashear.

-Il fatto è che… Sento che la maschera già vorrebbe portarmi in altri luoghi. Ci sono misteri da risolvere, nemici da combattere, solo che dopo questa esperienza non me la sento di affrontare tutto ciò da solo. Blue Marvel, potresti aiutarmi, almeno per un po’ di tempo?

-Certamente.

 

-Quindi credo che per un bel po’ di tempo non rivedrai quei due.- riferisce la proiezione astrale del Dottor Strange a Kyle Richmond.

-Ti ringrazio per avermi informato. Ad ogni modo ho già trovato altri componenti per il gruppo.

-Non dubitavo. Alla prossima volta, Kyle. Ah, e salutami Patsy.

Proprio qualche momento dopo la giovane donna arriva.

-Sei riuscita a scoprire qualcosa?- le chiede Richmond.

-I Vendicatori recentemente sono stati in missione su Asgard. La trasformazione in valchiria di Samantha potrebbe essere legata a quello che è accaduto durante la loro avventura. Ma potrebbe anche non esserci alcun collegamento.

-Insomma, anche loro non hanno idea di chi ci possa essere dietro.

-Proprio così.

-Speriamo bene. E che non le accada qualcos’altro di strano e inspiegabile.

Squilla il cellulare di Patricia, che immediatamente risponde:

-Ciao Samantha, io e Kyle stavamo proprio… Cosa? Ma sei sicura? Certo che sei sicura, che domanda. Arriviamo subito.

-E’ successo qualcosa?

-Niente di preoccupante. E’ solamente comparso un cavallo alato sulla terrazza del suo appartamento.

-Sigh!

(Se volete sapere cosa sono andati a fare i Vendicatori su Asgard, leggetevi Vendicatori MIT da #104 a #107.)

 

NOTE

La famiglia Parrington al completo era comparsa su Hulk 142 del 1971, e in quell’occasione dietro la trasformazione di Samantha c’era Amora l’Incantatrice (ma la ragazza non può saperlo). Ma la scelta di introdurla su Difensori MIT è dovuta alla versione che ne è stata data sulla mini The Order del 2002 (quindi fuori dalla continuity di MIT).

Capitan Ultra era precedentemente apparso su Campioni MIT #30, #31 e #32, dove aveva dato vita a una nuova formazione con quel nome insieme a Hellcat e Nottolone (e nella più pura tradizione dei Difensori, era durata pochissimo).

A proposito dei Difensori, ora hanno nuovamente una formazione fissa, che vedremo completamente sul prossimo numero. Ammesso che aggiunga qualche altro componente, altrimenti l’abbiamo già vista completa su questo numero. Comunque giuro che stavolta ci sarà un po’ più di stabilità, la nuova formazione avrà una durata maggiore delle precedenti, arriverà perlomeno fino al numero 100.

Come sarebbe a dire che mancano solo cinque numeri? Perché non sono stato avvisato prima?